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Il settore immobiliare italiano continuerà ad attrarre investimenti dall'estero: l'interesse dimostrato da grandi gruppi stranieri negli ultimi tre anni non è un fenomeno transitorio ma si consoliderà in una presenza stabile, grazie alle grandi opportunità che il mercato offre ma anche alla ripresa economica e alle riforme avviate dal Governo. Questa la convinzione degli esperti e operatori del settore riuniti a Londra per il convegno ‘Italy is back: a view into the new Italian real estate market,' organizzato da Legance Avvocati Associati.

I dati Cbre mostrano un forte aumento delle transazioni, che hanno raggiunto i 5,1 miliardi di euro nei primi nove mesi dell'anno, un aumento dell'87% rispetto allo stesso periodo del 2014. Gli investitori stranieri rappresentano il 73% dell'attività sul mercato, lasciando agli italiani il 27%, mentre al nadir della crisi nel 2012 le percentuali erano esattamente rovesciate. Il mercato immobiliare è quindi “un settore chiave per la ripresa italiana e al tempo stesso una dimostrazione delle riforme intraprese dall'Italia,” come ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia in Gran Bretagna Pasquale Terracciano aprendo i lavori.

A spiegare le motivazioni dell'interesse straniero è stato Abhishek Agarwal, principal di Blackstone, apripista tra i grandi investitori stranieri: “Anche durante la crisi abbiamo puntato sul consumatore italiano, che è ricco e ama spendere, e abbiamo scommesso sulla ripresa. E' un mercato molto frammentato e c'è un grande potenziale per il consolidamento.”

La scommessa si è rivelata vincente: un centro logistica di 100mila mq acquistato due anni era affittato solo per il 30%, mentre oggi la percentuale è salita all'85% e gli affitti stanno riprendendo a salire. Nei cinque outlet commerciali che Blackstone controlla, che rappresentano il 25% del mercato, le vendite sono aumentate del 7% quest'anno e la gestione unica ha portato a forti economie di scala.

Il settore retail è particolarmente interessante, ha dichiarato Tracy DeBlieck, principal di Aventicum Capital Management, la joint venture tra Credit Suisse e Qatar Holding: “I trend macro sono positivi, la fiducia dei consumatori è tornata, le vendite aumentano anche del 20% in alcuni mercati e c'è innovazione con l'arrivo di grandi brand internazionali come Apple e Superdry. Stiamo valutando tre diverse opportunità di retail e speriamo di concludere presto.”

L'Italia, al contrario della Spagna o dell'Irlanda non ha scelto la strada della ‘bad bank' e il mercato dei non-performing loan (NPL) sta decollando ora. “Per noi anche le difficoltà nell'operare in Italia rappresentano un'opportunità, perchè ci sono meno concorrenti, - ha detto Joshua Zamir, managing principal di Capstone Equities. - Per un loan in Spagna eravamo in corsa con altri 6 investitori interessati, mentre per un loan molto simile in Italia siamo stati i soli a fare un'offerta.”

Agarwal ha dichiarato di essere rimasto “piacevolmente sorpreso” dal livello di cooperazione con le autorità italiane, soprattutto a livello locale: “La nostra esperienza è stata del tutto positiva”. Secondo Zamir “l'Italia si sta muovendo nella direzione giusta con le riforme e sicuramente attrarrà sempre più investitori stranieri,” anche perchè restano grandi opportunità inesplorate in ‘nuovi' settori immobiliari come le residenze per studenti o per anziani.

Il periodo attuale è il “momento di maggiore slancio della storia per il settore immobiliare italiano,” ha detto Paolo Bellacosa di Cbre Italia, e il peso dell'Italia a livello europeo è destinato a crescere sia nei settori tradizionali che in quelli alternativi.

Secondo la classifica di JLL sul livello di sviluppo del mercato immobiliare, che vede Londra in testa, l'Italia è al 22esimo posto. “Teniamo conto però che sono passati pochissimi anni dal risveglio del mercato e c'è ancora tanto da fare, - ha precisato Marco Gubitosi, responsabile dell'ufficio londinese di Legance. – L'Italia sta recuperando terreno rapidamente e sono certo che nei prossimi anni salirà rapidamente in classifica.”

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